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giovedì 10 settembre 2015

Ciao ciao, facebook!

Ecco, finalmente è successo: mi hanno chiuso l'account facebook.
Nessun preavviso, nessuna spiegazione. È ovvio: non uso il mio vero nome (anche perché non mi troverebbe un cazzo di nessuno) e qualche vegazzaro o sciachimista o pirla qualunque avrà protestato. Perché figuriamoci se quelli di facebook perdono tempo a verificare se in Svizzera c'è o no uno che si chiama Il di nome e Biggo di cognome.

Dunque questi qua vorrebbero la copia di un documento d'identità. Perché così metto il mio vero nome. Perché così la gente può trovarmi più facilmente. Non è che guardano se ho dei contatti e concludono che se ne ho e ci chiacchiero allegramente significa che la gente mi trova con quel nome. Non gli basta avere il mio email con il quale ho più volte confermato di essere io e il mio numero di cellulare al quale hanno più volte mandato codici di conferma che ho regolarmente inserito nell'apposita feritoia, no, vogliono il documento d'identità, violando apertamente la sicurezza dei miei dati personali per, dicono, aumentarla.

Beh, si fottano. Mi spiace, se mi avessero almeno avvisato avrei salvato da qualche parte i messaggi, le note, le foto, quelle robe lì. E avrei cancellato le pagine che gestisco e che adesso se ne staranno lì congelate al settembre 2015 fino alla morte termica dell'universo.

Giusto per dirvi: salvatevi ogni tanto i dati da facebook, perché se vi chiudono la porta in faccia non vi lasciano fuori lo scatolone con la vostra roba. E se decidete di entrare da un'altra porta, la vostra roba non la ritrovate comunque, via, persa, sparita, inghiottita da un account che non troverete più nemmeno con google.

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